mercoledì 28 maggio 2014

Fatti per la felicità. Sul mercato a fine luglio 2014 la nuova annata di ERSE Bianco di Tenuta di Fessina, vendemmia 2013

_ERSE Bianco, Etna DOC, blend di Carricante, Minnella e Catarratto_ “…si mostrano sorridenti, scaltri, vivaci, si schiudono a poco a poco, si danno senza reticenze ed è un’esplosione di sapori in bocca. Fanno la ruota come pavoni, hanno mille aromi. Sono vini gradevoli, spiritosi, vini che si divertono, che sono fatti per la felicità”. Jean- Luc Hennig, “Eros e vino”, Sonzogno Editore
La nuova vendemmia dell’Etna DOC Bianco ERSE, il 2013, sarà imbottigliata a Fessina a breve. Proveniente da vecchi vigneti, allevati interamente ad alberello, di Milo e Santa Maria di Licodìa, nel versante sud del vulcano, ERSE Bianco 2013 uscirà sul mercato a luglio 2014. Necessario un po’ di riposo in bottiglia, e il nuovo Bianco d’entrata di Fessina sarà a disposizione di tutti i winelovers. Auguriamo in sorte al nuovo nato lo stesso luminoso destino del cru di Carricante A’ Puddara, il quale, negli anni, si è guadagnato l’apprezzamento di un pubblico sempre più ampio di appassionati che, nell’Etna, ricercano uno stile neoclassico, come quello di Tenuta di Fessina, fondato sull’eleganza e la levità.
L’Etna DOC Bianco ERSE è prodotto, tra la vetta dell’Etna e il mare, da Carricante degli alberelli centenari di Milo e Santa Maria di Licodìa. Con aggiunta di uve indigene etnee Minnella e Catarratto, è vinificato in acciaio e rappresenta la nostra introduzione alle potenzialità di questo vitigno da sempre considerato “gregario di lusso” del Nerello Mascalese nell’uvaggio tradizionale dell’Etna DOC per le notevoli doti di freschezza e longevità.
PRESS: “(…) Tra le novità di quest’anno c’è l‘Etna Bianco ERSE, un blend di Carricante e Catarratto coltivati a Santa Maria di Licodìa e Milo, dove si estendono vecchi vigneti tra i quaranta e cento anni. Etna DOC Bianco ERSE, Tipologia: Bianco DOC, Uve: Carricante (80%), Catarratto e Minnella 20%, gr: 13°, € 16, bott. 4.500, vendemmia tardiva, vinificazione in acciaio e maturazione nel medesimo per 9 mesi, 6 mesi in bottiglia, Carpaccio di pesce bianco con bacche di ginepro” (Guida ai migliori vini d’Italia 2014, BIBENDA, AIS). “L’ERSE Bianco, ultimo nato, da Carricante e Catarratto, si caratterizza per note floreali e di piccoli frutti chiari” (Guida ViniBuoni d’Italia 2014, Touring Editore) “Quest’anno l’ETNA ROSSO ERSE 2011 (12.000 bottiglie, 15 €) è anche nella versione ETNA BIANCO ERSE 2012 (Carricante, 6.000 bottiglie, 15 €). Entrambi vini puliti, immediati, specchio del territorio. Il primo esalta i profumi tipici del nerello, unendoli a una struttura agile ma con un tannino ben levigato; il secondo è caratterizzato da sobrietà olfattiva e grande piacevolezza gustativa” (Guida SLOW WINE 2014, Slow Food Editore). “Silvia Maestrelli e Federico Curtaz hanno contribuito non poco al rinascimento della viticoltura etnea. Significativo il loro apporto nel far conoscere e apprezzare i vini di Santa Maria di Licodìa, sul versante sud occidentale del vulcano, zona tra le meno battute, dove nasce l’Etna DOC Bianco A’ Puddara. Nuove acquisizioni riguardano adesso Milo, sul versante orientale, dove il terroir è vocato per la coltivazione del carricante. Pertanto attualmente i vini aziendali sono prodotti su tre diversi versanti: a nord i rossi, a sud e a est i bianchi che si segnalano per la particolare eleganza e l’aderenza al territorio e alle caratteristiche varietali dei vitigni d’origine” (Guida ai vini d’Italia 2014, Gambero Rosso) . “ETNA BIANCO ERSE 2012_16/20 BT 6500 €14/17″ (Guida I vini d’Italia 2014, L’Espresso) “(…) Ottimi vini di pregevole fattura, ma le nostre tasche in profonda crisi economica reclamano ossigeno e in nostro soccorso giunge l’ Etna Bianco Erse 2012. Anch’esso a prevalenza Carricante ma con contaminazioni autoctone di Minnella e Catarratto da vigne centenarie, affinato in acciaio per amplificare le doti di agilità e immediatezza. Riesce benissimo nell’intento grazie a un olfatto di bella espressività e mutevolezza coinvolgente: l’agrumato del cedro e del limone prende possesso della scena, poi le nuance esotiche del frutto della passione lasciano spazio all’ingresso trionfale delle bianche sensazioni della pesca e del melone invernale. Finito? E le sensazioni minerali? Ci sono, nettissime, con addirittura echi salmastri, accompagnati da sentori freschi, mentolati e infine vegetali di erba falciata. Al sorso c’è tutto quello che ci si aspetta da un vino così leggibile: succo ma anche nerbo acido a sostegno, grande componente fruttata, freschezza, facilità di beva e quella salinità che non abbandona il palato e invoglia il sorso successivo. Da iscrivere di diritto alla categoria dei vini pericolosi, poiché finisce talmente in fretta da far sembrare bucata la bottiglia. Per 15 euro circa in enoteca è un gran bel bere: abbinatelo a delle polpette di baccalà in salsa verde“ (AGRODOLCE, 16 01 2014, “Vini anticrisi: ERSE Bianco 2012 di Tenuta di Fessina” di Alessio Pietrobattista) “Ecco un percorso guidato fra quelle varietà che negli ultimissimi anni hanno segnato una crescita qualitativa sorprendente e hanno mostrato, nella loro naturale diversità, un registro stilistico comune, una bevibilità, una freschezza e un’originalità aromatica che piace sempre di più. (…) La spiccata acidità e i profumi di stampo minerale costituiscono infine anche i dati salienti dei vini a base di Carricante, uva bianca tradizionalmente coltivata sulle pendici dell’Etna: un luogo di straordinaria vocazione vinicola, giusto per ricordare che i buoni vini nascono dalla magica fusione tra uva e territorio. (…) Carricante. Vitigno a bacca bianca diffuso in Sicilia, prevalentemente nella provincia di Catania; è presente nella DOC Etna e nella DOC Sicilia. Aziende di riferimento: Benanti, Fessina, Graci” (LE GUIDE DI REPUBBLICA, 1° aprile 2014_L’Italia dei mille vini, di Ernesto Gentili) “Un intreccio di storie hanno portato nel 2007 sull’Etna Silvia Maestrelli, wine lady già famosa in toscana, e suo marito l’industriale milanese Roberto Silva. Subito innamoratisi della splendida zona decidono di acquistare le vecchie tenute della famiglia Musumeci, composte da vigne centenarie a 600 mt. sul livello del mare. Negli anni la proprietà ha poi acquistato altri appezzamenti sulle diverse sponde del vulcano. In poco tempo si sono imposti nel panorama nazionale per la qualità e la schiettezza dei loro vini, non avendo mutato nulla ne in vigna ne in cantina e rispettando rigorosamente il territorio che li ospita. ERSE Bianco 2012. Esempio di una ricerca costante di qualità, dopo vini bianchi complessi e elaborati, Tenute di Fessina decide di stupire con un bianco fresco e di annata, ma non banale. Un assaggio intenso di Etna, minerale e fruttato. A maggioranza carricante da piante centenarie sprigiona tutta la sua completezza fin da subito” (Tannico, aprile 2014) “(…) L’Erse Bianco 2012 è l’ultimo nato, e porta il nome della Dea greca della Rugiada, lasciando intuire il suo bagaglio di freschezza. E’ ottenuto in gran parte dai medesimi vigneti dell’A’Puddara, quindi dai vecchi ceppi ad alberello di Carricante (80%), Minnella e Catarratto siatuati nelle contrade di Santa Maria di Licodìa e Milo, rispettivamente a Sud.Ovest e a Sud-Est del cratere vulcanico. Erse Bianco si mostra sorprendente, con impatto intenso e fine al naso, ricco di aromi minerali, citrici ma anche fiore e note di frutti tropicali. Scalfisce il palato con freschezza intensa, e chiude lungo su fini ricordi minerali, di salvia, albicocche fresche e fiori bianchi. Ti conquista subito” (Di Matteo Carlucci, Il TaccuVino, appunti di enogastronomia, “Tenuta di Fessina, conoscere un’azienda al Vinitaly”, aprile 2014) Erse Bianco 2012 è stato selezionato da Luca Gardini, sommelier Campione del Mondo 2010, tra i cinquanta migliori vini italiani sotto i 15 euro (Best price, #popwine, #vinitaly2014, La gazza golosa e Luca Gardini).

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